Agnello: vittima sacrificale per eccellenza, l’immagine dell’agnello viene utilizzata per rappresentare il Cristo, gli apostoli e anche i fedeli. Può rappresentare anche, più semplicemente, una estrema sintesi del mondo pastorale.
Alfa e Omega: prima ed ultima lettera dell’alfabeto greco, spesso associate al cristogramma, indicano che il Cristo è il principio e la fine di tutto, come si legge nel libro dell’Apocalisse.
Àncora: legata alla vita marittima e alla navigazione, assicura la nave nel porto e la tiene salda nelle tempeste. Diviene immagine della speranza nella salvezza e della fede nella vita eterna. Per la sua forma caratteristica in alcuni casi allude al simbolo della croce.
Ascia: può indicare il mestiere del defunto oppure avere un significato simbolico di tipo funerario, intesa come strumento utilizzato per preparare la sepoltura.
Buon Pastore: rappresentato con la pecorella sulle spalle, è personificazione del Cristo, salvatore delle anime, e guida del gregge dei fedeli.
Cántaro: vaso usato sia isolato che associato ad altri simboli. Può essere legato alle offerte di cibo e bevande che si svolgevano presso le sepolture oppure all’idea di purificazione battesimale.
Colomba: uccello dal generico significato beneaugurante, diventa personificazione dell’anima del defunto e dello Spirito Santo. Quando viene rappresentata con il ramoscello d’ulivo nel becco, allude all’episodio biblico del Diluvio Universale e diventa portatrice del messaggio di salvezza.
Corona: segno di vittoria e di ricompensa ultraterrena.
Cristogramma: monogramma formato dall’intreccio delle prime due lettere del nome greco di Cristo, X (chi) e P (rho). A questo monogramma classico si affianca anche il cosiddetto staurogramma, formato dall’intreccio tra le lettere greche P (rho) e T (tau), che indica la croce.
Croce: allusione diretta al martirio di Cristo, segno di trionfo e di vittoria sulla morte e sul male.
Faro: indica l’approdo finale della navigazione e con la sua luce conduce nel porto sicuro e alla salvezza.
Fenice: uccello mitologico che, secondo la leggenda, aveva la capacità di risorgere dalle sue ceneri. Simbolo pagano di eternità e rigenerazione, viene utilizzato dai cristiani per alludere alla resurrezione della carne.
Lepre: simbolo del fedele che fugge dalle insidie del mondo.
Nave: legata alla vita marittima, allude al viaggio finale verso l’aldilà. Può essere utilizzata anche come immagine della Chiesa che naviga nel mare delle intemperie guidata da Cristo-nocchiero, accompagnato dagli Apostoli.
Orante: figura maschile o femminile rappresentata con le mani alzate e le palme aperte. Il gesto allude alla preghiera, al ringraziamento e al rendimento di grazie, diventando simbolo dell’anima del defunto.
Palma: simbolo pagano di vittoria e di trionfo, viene utilizzata per indicare il premio ultraterreno. In altri casi simboleggia l’ambientazione paradisiaca.
Pani: nutrimento per eccellenza, assumono diversi significati, che vanno dalla carità alla cura dei bisognosi, alla ricompensa per le fatiche terrene, fino a simboleggiare il cibo eucaristico e Cristo stesso.
Pavone: uccello le cui carni, secondo una leggenda, avevano la caratteristica di non deteriorarsi dopo la sua morte. Diventa simbolo di immortalità e viene spesso usato per indicare l’aldilà inteso come luogo paradisiaco.
Pesce: simbolo cristologico molto diffuso. Il termine in greco, ΙΧΘΥΣ (ichtys), forma le iniziali dell’espressione Ἰησοῦς Χριστός, Θεοῦ ͑Υιός, Σωτήρ (Iesous Christos, Theou Yios, Soter – Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore).
Stella: simbolo profetico e messianico, associata agli astri assume anche un significato cosmico.